La F1 vista col cuore

di Antonino Rendina

Mercedes e la pantomima delle regole di ingaggio, ma non c’è niente di meglio in F1?

British Grand Prix, Silverstone 07 - 10 July 2016

08.07.2016 – Free Practice 2, Lewis Hamilton (GBR) Mercedes AMG F1 W07 Hybrid

Questo “bellissimo” mondiale di F1 da maiunagioia per mezzo mondo eccetto per le frecce d’argento teutoniche con sede in Inghilterra, ha talmente così tanti pochi argomenti da proporre al pur vasto pubblico affezionato che non resta che aggrapparsi con tutte le forze a seguire la telenovela Casa Vianello targata Stoccarda.

La Mercedes, per l’ennesima volta in questi anni di Formula Hybrid fatta di regole complicatissime e spettacolo inversamente proporzionale alle medesime, sciorina sul tavolo da gioco tutto il suo protagonismo, la sua centralità, la sua ormai necessità, avendo il potere di decidere le sorti dello show in F1. Brackley ha letteralmente in pugno la F1, ce ne siamo accorti in questi giorni, quando abbiamo dovuto quasi esultate per la scelta di Wolff di non tirare le briglie ai suoi ingestibili purosangue da mondiale.

Alè, alè, niente team order tra Rosberg ed Hamilton con il biondo e il nero, lo Yin e lo Yang che potranno continuare a fare a cazzotti in pista, con l’unico limite di non potersi più sbattere fuori come successo a Barcellona e Zeltweg (peccato, era una delle poche speranze per vedere una Ferrari vincente).

Dai diciamocelo, è desolante, se non mortificante per i rivali e per l’intera categoria regina (ma di cosa poi? Della noia sicuramente), che una squadra abbia talmente tanto vantaggio tecnico da poter perdere tempo ad emettere comunicati stampa su camere d’albergo (non) distrutte – che poi che ci frega a noi ? – su dichiarazioni errate di Lauda che (s)parla da solo ed è l’unico presidente onorario di un team di F1 ad essere smentito dal team principal ogni due e tre, e sul rapporto in pista tra i piloti, rendendo pubblica una vicenda puramente interna.

Ragionando a contrario, non serve certo Sherlock Holmes per capire che la Mercedes può permettersi tutto questo diversivo, questo giocare, questo fare spettacolo, più esattamente wrestling, proprio perché non ha rivali a cui pensare. Immaginatevi (lo so è difficile) una Ferrari o una Red Bull alla pari degli anglo-tedeschi; la banda Wolff avrebbe cose più serie a cui pensare che pubblicizzare ai quattro venti la rivalità tra i suoi piloti col fine di mantenere vivo lo spettacolo in F1.

Che poi, volendo, alla fine dei giochi bisognerà anche ringraziare Mercedes per aver lasciato liberi i piloti di battersi; Brackley ha in pugno il mondiale, probabilmente ha nel taschino un buon secondo di vantaggio sulla concorrenza e almeno dà qualcosa in pasto ai tifosi. Panem et circenses, ma se squarciate il velo di Maya vi renderete conto che la F1 non è mai stata così scontata e povera. Perché alla fine gira e rigira vince sempre la stessa macchina.

Antonino Rendina

Un commento su “Mercedes e la pantomima delle regole di ingaggio, ma non c’è niente di meglio in F1?

  1. Anonimo
    9 luglio 2016

    che la Mercedes avesse in mano le redini sia politiche che tecniche della F1 lo si è visto nel 2013 in occasione del test Pirelli illegale effettuato con le vetture dell’anno e con i piloti ufficiali. In una F1 che ormai punisce tutti e tutto c
    osa gli hanno fatto? Niente, zero se non un buffetto e una reprimenda. Fatto sta che la Mercedes che fino ad allora disrtuggeva le gomme dopo pochi giri non le ha più distrutte e al GP successivo (Monaco per la cronaca) ha vinto. Poi per esssere più sicuri gli pneumatici li hanno cambiati danneggiando la Ferrari che fino a quel momento si era ben comportata e aveva vinto due corse (Cina e Spagna)

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Questa voce è stata pubblicata il 8 luglio 2016 da in F1, Senza categoria con tag , , , , , , , .