La F1 vista col cuore

di Antonino Rendina

La Ferrari dà prova di grande maturità, a differenza di troppi appassionati con il cronometro in mano…

Scuderia Ferrari SF70H 24 February 2017Brava Ferrari, mi sei piaciuta davvero. Presentazione asciutta, zero proclami, bocche cucite, per una SF70H venuta alla luce in punta di piedi, in modo silenzioso, quasi ingenuo. Niente a che vedere con le aspettative che hanno sovrastato per poi schiacciare la derelitta SF16-H, con quei titoloni arrembanti e stucchevoli, con una caccia ai primi posti iniziata e finita nel giro di un GP, o poco più.

Il profilo basso della Scuderia mai come questa volta è da apprezzare in modo incondizionato, senza se e senza ma. L’approccio è quello giusto, dai protagonisti non una parola fuori posto. Nemmeno nel giorno della presentazione della nuova nata, nonostante l’entusiasmo della gente assiepata alle porte della pista di Fiorano. Arrivabene, Raikkonen, l’attesissimo Vettel, hanno parlato all’unisono spiegando che, sì, la SF70H è un passo avanti rispetto alla vettura precedente, ma che le somme si tireranno solo a Melbourne.

Dichiarazioni di rito, in contrasto però con l’ingiustificato entusiasmo di alcuni appassionati. C0s’è esattamente la SF70H? Da ferma sembra una monoposto molto curata aerodinamicamente, con soluzioni interessanti nella parte centrale, ma la bontà del telaio e del motore restano un’incognita. Eppure al tifosotto della domenica basta vedere una nuova vettura rossa per giudicarla meravigliosa, vincente, spettacolare. Innovativa, aggressiva, fantastica, è arrivata l’anti Mercedes! Questo purtroppo il tenore di alcune cose lette nel magico mondo del web. A dimostrazione che la memoria è più corta del passo della SF70H, e che tutto ciò che si sa o che si è appreso nel tempo non vale nulla.

Non contano le dichiarazioni di Sergio Marchionne, che ha ammesso in tempi non sospetti di come il 2017 sarebbe stato quasi un anno di transizione. Non conta sapere, ormai per certo, che la Rossa ha già in cantiere una ipotesi B della propria monoposto, con passo allungato simil Mercedes. No, tutto ciò non conta niente, meglio godere ed entusiasmarsi per una monoposto nata già con la fondata prospettiva di essere stravolta. Meglio dimenticare, come in preda agli effetti di una sbornia collettiva, che i crucchi di Brackley godevano di un vantaggio prossimo al secondo netto a fine 2016, e che queste auto non sono quel famoso “foglio bianco” da cui ripartire, ma solo una buona evoluzione delle precedenti F1 dell’era ibrida.

La F1, purtroppo, è quasi una scienza esatta, dove contano progettualità e lavoro consolidato negli anni. E invece, in spregio alla razionalità, meglio esaltarsi per il tempo fatto segnare dalla SF70H a Fiorano! Si, avete capito bene: ci sono ferraristi che hanno sdoganato  questo fantomatico “tempone” di Kimi, analizzando gomme, meteo, raffronti, confronti, che nemmeno la NASA per scoprire il sistema solare Trappist 1, probabilmente per autoconvincersi della competitività della nuova auto.

Tutto questo non aiuta la Rossa, ma è anzi controproducente. L’ambiente deve trovare il giusto equilibrio. Comprensibile l’ottimismo, purché non trascenda nella totale utopia. Va bene emozionarsi per la nuova vettura, purché ci si ricordi che ci sono altre nove squadre in pista, e che quella color argento già da ferma sembra un’astronave, che viene dal futuro. Io sono ferrarista e in quanto tale faccio i complimenti ai progettisti del Cavallino per la cura dei particolari della SF70H e perché il lavoro va sempre rispettato.

Al contempo apprezzo la Scuderia per la serietà e la maturità dimostrate in questi mesi di duro lavoro a testa bassa. Il resto sono solo chiacchiere da social, poi però se in Australia Seb e Kimi partiranno dalla terza fila non scagliatevi a suon di insulti e parolacce contro la Ferrari. Mai come stavolta, infatti, il Cavallino non ha fatto promesse da marinaio. E solo per questo, in un mondo che va avanti a slogan e proclami, le faccio un applauso.

Antonino Rendina

2 commenti su “La Ferrari dà prova di grande maturità, a differenza di troppi appassionati con il cronometro in mano…

  1. Alessandro
    25 febbraio 2017

    Quest’anno non hanno fatto procalmi e sono rimasti “in silenzio” e a bocche cucite semplicemente perché… non avevano nulla da dire. Evidentemente è già una macchina che non promette niente di buono se già stanno sviluppando una versione B, quindi cosa dovevano dire di fronte a un prodotto di cui quasi “si vergognavano” ?
    Le espressioni sui volti dei ragazzi della squadra nella foto di ieri mostravano sguardi tristi, demotivati, quasi delusi, perché evidentemente temono già di avere tra le mani un progetto nato male e che non sarà abbastanza competitivo rispetto alla concorrenza.
    Con questo che è alle porte sono ormai 10 anni che la Ferrari non vince più il mondiale piloti, e 9 anni che non dispone di una macchina veramente all’altezza per vincere gare e conquistare pole position.

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  2. Ciccio
    25 febbraio 2017

    -Non capisco come l’entusiasmo dei tifosi posso nuocere alla Ferrari, preferisco emozionarmi o illudermi, come volete, all’idea di una Ferrari competitiva per i mesi invernali fino ai primi GP che passarli tristemente all’idea di un altro anno senza successi.
    -L’anno scorso le dichiarazioni Ferrari non mi piacquero, la linea tenuta quest’anno l’ho gradita molto invece…
    -A me sembra che pensate di avere qualche influenza nell’andamento Ferrari, beh non ce l’avete voi come non ce l’ha nessuno, sono un ingegnere so come funziona in questi ambienti, fare una macchina è una lotteria, non si sa come viene finché non viene messa in strada e fino ad allora tutti pensano di avere quella migliore, non basta comprare i tecnici migliori per fare una scuderia vincete ci sono 600 e più persone sotto di loro, è veramente un casino, ma questo le persone “normali”, quelle che commentano dal divano, non lo capiranno mai,

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Questa voce è stata pubblicata il 25 febbraio 2017 da in F1, Senza categoria con tag , , , , .