La F1 vista col cuore

di Antonino Rendina

Ferrari, il “veto” a Montezemolo un clamoroso autogol di Marchionne

Marchionne-MontezemoloPalla in rete, nel sette, ma nella propria porta. E’ un mistero buffo il perché di un’occasione persa che pesa e peserà come un macigno.

Per un attimo, apnea pura, la Ferrari ha avuto per le mani il colpaccio per risalire la china, e farlo subito. Luca Cordero di Montezemolo, quel Montezemolo, è stato ad un passo dalla presidenza del Formula One Group, la società che detiene i diritti della F1. LCdM poteva sedersi sulla poltrona buona per “aiutare”, nei limiti, la Rossa.

Ma Sergio Marchionne si è opposto con veemenza, usando come scusa quella del fair play verso gli avversari. Una cavolata, quasi per far passare come scorretto l’altro, il suo nemico (ormai) dichiarato.

Eppoi c’è quella conferenza stampa, Marchionne e Arrivabene rigorosamente in maglioncino, all’unisono. Mettono le mani avanti, parlano di “disastro” della precedente gestione. Dimenticano, appositamente, l’era di Schumi e i titoli di Raikkonen e Massa. Non nominano i due mondiali persi di un soffio (2010, 2012).

Nossignore, è tabula rasa; la nuova Ferrari riparte da (sotto) zero, oggi come oggi si salva solo Sebastian Vettel che, in cuor suo, starà pensando di essersi cacciato in guaio più grosso di quello di Chinatown.

La presentazione della nuova stagione è in realtà una resa incondizionata, con SM e il suo braccio destro Arrivabene che si scusano già con i tifosi: “Sarà difficile nel 2015 essere uomini Ferrrari, ci sarà da soffrire”.

E forse avrebbe fatto comodo un angelo custode nella stanza dei bottoni. Un vero presidente innamorato della Ferrari. Amico di Ecclestone per giunta. La F1 è politica, le regole vengono scritte anche in base agli interessi dei team. Ma andatelo a spiegare a super manager italo-canadese, anzi non andateci; potrebbe cacciarvi.

Un commento su “Ferrari, il “veto” a Montezemolo un clamoroso autogol di Marchionne

  1. Michele
    23 dicembre 2014

    Credo che ormai sia abbastanza chiaro il fatto che nulla è per sempre in questo ambiente. Contratti che terminano due anni prima con una stretta di mano, regole sui motori che durano a sforzo appena una stagione, test segreti impuniti…
    In poche parole, se vuoi vincere, come minimo devi avere la Federazione dalla tua parte, perché per loro 1+1 non fa sempre 2…
    Forse SM temeva ripicche, lecito pensarlo… Ma porre il veto alla sua nomina significa aver messo un paletto contro la Federazione, e quindi un potenziale punto di discordia.
    Anche secondo me Montezemolo sarebbe stato un bene per la Ferrari, perché per lui la Ferrari è la sua casa, indipendentemente dall’attuale management.

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Questa voce è stata pubblicata il 23 dicembre 2014 da in F1, Sport con tag , , , , , .